Martedì 28 andiamo al cinema, Hannah Arendt

Care,
in occasione del giorno della memoria il sezione politico culturale del Cidiemme, composta dalla metà destra del cervello della Centomani e da un ottavo dei lobo frontali della Pellegrinelli, ha pensato di dedicare il martedì alla visione del film:
Un intenso ritratto di una donna energica, intellettuale coraggiosa, coerente e controversa.
Ci troviamo alle  19.45 ( inizia alle 20.00)  davanti al 
Cinema Arcobaleno
Viale Tunisia, 11, 20124 Milan, Italy
Non avremo lo striscione, ma penso che in qualche modo riusciremo a riconoscerci lo stesso,
dai cerchietti fucsia e dalle messe in piega bicolor naturalmente..
A stasera
Trama

Il film ricostruisce un periodo fondamentale della vita di Hannah Arendt: quello tra il 1960 e il 1964. All’inizio della vicenda, la cinquantenne intellettuale ebrea – tedesca, emigrata negli Stati Uniti nel 1940, vive felicemente a New York con il marito, il poeta e filosofo tedesco Heinrich Blücher. Ha già pubblicato testi fondamentali di teoria filosofica e politica, insegna in una prestigiosa Università e vanta una cerchia di amici intellettuali. Nel 1961, quando il Servizio Segreto israeliano rapisce il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann, nascosto sotto falsa identità a Buenos Aires, la Arendt si sente obbligata a seguire il successivo storico processo che si tiene a Gerusalemme. Nonostante i dubbi di suo marito, la donna, sostenuta dall’amica scrittrice Mary McCarthy, chiede e ottiene di essere inviata in loco come reporter della prestigiosa rivista ‘New Yorker’. Hannah nota che Eichman, uno dei gerarchi artefice dello sterminio degli ebrei nei lager, è un mediocre burocrate, che si dichiara semplice esecutore di ordini odiosi e, d’altro canto, si sorprende nell’ascoltare testimonianze di sopravvissuti che mettono in evidenza la condiscendenza dei leader delle comunità ebraiche in Europa, di fronte ai nazisti.