Sinossi dello spettacolo.
Mi rendo conto che ha un taglio un po’ bergmaniano ( nel senso del regista, non nel senso di Bergamo)..D’ altronde l’ estetica filmografica del nord europa ci attira molto come gruppo…
AMAVA LA VITA, AMAVA LE DONNE.
A cura di Carmen Pellegrinelli e del gruppo di teatro del laboratorio del CDM – Collettivi Donne Milanesi –
Grafica di Ludovica Candiani
Supporto comunicativo e organizzativo di Renata La Greca e Simona Massei
Grazie a tutte le meravigliose attrici, anche per il loro contributo al testo !!
Una trasmissione di divulgazione scientifica ci introduce a scoprire i segreti e il mondo di un interessante essere vivente chiamato “Lesbica”. Come sono fatte, dove si trovano, come si nutrono, come si accoppiano, cosa le distingue dal resto della popolazione umana?
In studio: esperti, testimonianze, contributi scientifici, ultime scoperte, scioccanti dichiarazioni e, per chi non le avesse mai viste, 9 lesbiche tutte insieme!
Incredibile, si muovono e se caricate a molla, addirittura parlano!
Per correttezza e amor di verità va detto che una di loro purtroppo è etero, ma non avendo ancora molta fiducia in sé, non vuole dichiararsi. Per rispetto non ne riveliamo l’identità. (E’ quella con il caschetto nero e gli occhiali)
Pagando un sovraprezzo, avrete la possibilità di portarvele a casa per un paio di giorni. Sono ottime per:
– Montare il parquet IKEA. Tempi cronometrati di prestazione: 17/18 minuti per venti metri quadrati di laminato
– Tagliare le fette di torta di compleanno con la stessa sega elettrica con cui hanno tagliato il parquet dell’IKEA
– Ridipingere casa, ma solo con tintura biologica e con spiegazione dettagliata di un’ora e un quarto delle componenti della medesima tintura
– Consolare le donne in crisi, tipo vostra moglie, vostra figlia maggiore e in certi qual casi urgenti anche la nonna
– Varie ed eventuali, che scoprirete vedendo lo spettacolo
Lo spettacolo è adatto a tutte/i, anche alle famiglie.
La genesi, il percorso
Lo spettacolo nasce da un percorso laboratoriale e teatrale all’interno del CDM, rivolto esclusivamente alle donne e centrato sul tema della biografia come modo per parlare di sé ed esprimere il mondo delle proprie relazioni. Il lavoro insieme ha permesso di osservare le proprie dinamiche e storie dall’esterno riportandole nello spazio protetto del cerchio/laboratorio e di rielaborarle e restituirle, anche attraverso il registro dell’ironia.
In questo percorso l’ironia è diventata pratica della descrizione di sé “con distanza” (che permette di promuovere la differenziazione e il rapporto con l’Altra in modo non fusionale, intrusivo o espulsivo) e ha condotto anche a una riflessione sui linguaggi, sulle retoriche così strettamente legate all’eteronormatività. Abbiamo cucito le storie di vita che ci siamo raccontate, abbiamo riso, abbiamo pianto e abbiamo creato uno spettacolo. Partendo dai nostri vissuti, non potevano non emergere in modo forte i temi della lesbicità, del rapporto tra donne, del non sempre facile vissuto con la propria “visibilità” e della nostra speciale relazione con il mondo.